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Aria indoor: la pericolosità del PM 10 e del PM 2.5

Il particolato (chiamato anche PM o inquinamento da particelle) è una miscela complessa di particelle solide e/o liquide in sospensione nell’aria. Queste particelle possono variare per dimensioni, forma e composizione e sono in grado di colpire il cuore e i polmoni e, in alcuni casi, causare gravi effetti sulla salute.

Il PM si trova anche in tutti gli ambienti interni e molto spesso i livelli di PM indoor possono superare i livelli di PM outdoor; eppure sono meno noti gli impatti specifici del PM indoor sulla salute.
In questo articolo vediamo i principali effetti che il particolato causa sul benessere di tutta la famiglia e come ridurre la sua diffusione.

Effetti sulla salute delle particelle inalabili

Piccole particelle di PM (meno di 10 micrometri di diametro) possono penetrare in profondità nei polmoni e anche nel flusso sanguigno, provocando malattie cardiache o polmonari e, in questo senso, i bambini e gli anziani possono risultare i più vulnerabili (sul portale di Science Direct è possibile approfondire il tema dell’Inquinamento dell’aria interna, parametri fisici e di comfort legati alla salute dei bambini in età scolare).
Alcuni dei sintomi a cui prestare attenzione, e che abbiamo approfondito nel nostro articolo Inquinamento Indoor: le principali conseguenza sulla salute, sono:

  • irritazione degli occhi, del naso e della gola;
  • aggravamento dei sintomi delle malattie coronariche e respiratorie (come l’asma);
  • aggravamento di malattie cardiache o polmonari;
  • vertigini e affaticamento;
  • stanchezza cronica.

Come ridurre l’esposizione al PM indoor

Una buona soluzione e prevenzione a questo tipo di problematica può essere ridurre in modo consistente l’esposizione al PM che si trova all’interno dei locali in cui viviamo.

Anche se sembra apparentemente difficile esistono alcune buone abitudini da adottare che aiutano di gran lunga ad aumentare il benessere di tutta la famiglia.
Per esempio:

  • sfiatare all’esterno tutti gli apparecchi a combustione alimentati con combustibile (comprese stufe, riscaldatori e forni);
  • installare e utilizzare ventilatori di scarico ventilati verso l’esterno durante la cottura dei cibi.
  • evitare l’uso di stufe, caminetti o stufe non ventilate all’interno;
  • scegliere stufe a legna di dimensioni adeguate, certificate, per soddisfare gli standard di emissione UE (assicurandosi che le porte di tutte le stufe a legna siano ben chiuse);
  • utilizzare legna appropriata nelle stufe e nei caminetti;
  • far ispezionare, pulire e mettere a punto ogni anno il sistema di riscaldamento centrale (forno, canne fumarie e camini) da un professionista certificato e far riparare correttamente eventuali perdite;
  • sostituire i filtri degli impianti di riscaldamento e raffreddamento centrale e dei depuratori d’aria secondo le indicazioni del produttore.

Dare per scontato che le apparecchiature che utilizziamo da anni siano a norma soltanto perché non ci danno problemi evidenti di malfunzionamento è rischioso. L’usura degli apparecchi comporta una maggior manutenzione e controllo, prevedere di farlo periodicamente aiuta ad assicurare un ambiente salubre in cui vivere.
Sicuramente sapere come prevenire un’alta presenta di PM negli ambienti indoor è un passo verso il miglioramento della salute e la prevenzione di malattie più o meno gravi. Ma come essere consapevoli che all’interno delle mura di casa ci siano dei livelli alti di particolato?
A correre in aiuto può essere uno strumento che monitora la situazione dell’aria indoor, come per esempio Yukon Air Quality Monitor, che grazie ai suoi sensori innovativi e all’app usufruibile in qualsiasi momento, segnala la presenza di anomalie e situazioni critiche.
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